“Affinché sulla terra polacca il bene si dimostri più potente del male e riporti la vittoria. Prego per questo”. Queste parole, pronunciate da Giovanni Paolo II a Cracovia durante il suo secondo pellegrinaggio in Polonia nel 1983, sono divenute l’ispirazione per il Centro di Documentazione e Studio del Pontificato di Roma per l’organizzazione di una mostra.
Le fotografie esposte documentano la “pacificazione” delle manifestazioni di “Solidarność Walcząca” (Solidarietà Combattente) che si svolsero a Breslavia e a Lubin nel 1982.
Provengono dall’album donato al Papa nel corso della sua visita del 1983 nella sua patria asservita, che si trova ora custodito tra le raccolte del Centro. Il contesto storico di tale mostra è rappresentato dagli interventi di Solidarność, che furono la risposta alle tensioni esistenti tra le autorità politiche dell’epoca e l’opposizione. A onor del vero, l’ondata principale di manifestazioni ebbe luogo nell’agosto del 1982, ma fu preceduta da numerose proteste in diverse città della Polonia. In teoria, avrebbero dovuto avere una natura pacifica e svolgersi nel rispetto del motto “ripristino dell’attività del Sindacato Autonomo dei Lavoratori Solidarność, rilascio delle persone internate, arrestate e condannate, conclusione di un accordo nazionale”.
Le autorità statali invece, reagendo agli interventi di massa, procedettero a reprimere le manifestazioni, coinvolgendo accanto alle forze del Ministero degli Interni anche l’esercito.
Il maggior numero di dimostrazioni si tennero a Varsavia, Danzica, Breslavia, Nowa Huta, nell’Alta Slesia e nel Bacino del Rame (distretto di Legnica-Głogów). Vi parteciparono da alcune migliaia ad alcune decine di migliaia di persone. Molti dimostrarono il loro dissenso anche a Stettino, Cracovia, Częstochowa, Lublino, Koszalin, Bielsko-Biała, Konin, Bydgoszcz, Przemyśl, Elbląg, Gorzów Wielkopolski e Łódź. In totale, in seguito alle azioni della milizia civile morirono sei persone, alcune centinaia subirono lesioni varie. Oltre cinquemila manifestanti furono arrestati.
L’esposizione documenta gli eventi che ebbero luogo in due città: a Lubin nella Bassa Slesia dove la manifestazione ebbe il decorso più tragico e in seguito all’uso delle armi da fuoco da parte dei reparti ZOMO morirono tre persone e a Breslavia. Nelle fotografie sono stati immortalati le scene dei tumulti nelle strade, gli atti di aggressione dei reparti ZOMO mandati a disperdere la dimostrazione e a rompere le barricate usando il gas lacrimogeno, il grado di mobilitazione delle unità dell’esercito come pure la varietà dei mezzi e dei veicoli utilizzati nelle azioni di “pacificazione”. Tra gli oltre quaranta tabelloni con le fotografie esposte è possibile vedere anche i testi provenienti dallo scritto “Solidarność Walcząca”, la predica di don Mirosław Drzewiecki pronunciata nel gennaio 1981 nella cattedrale di Breslavia e una selezione delle disposizioni della Commissione Temporanea di Coordinamento del Sindacato Autonomo dei Lavoratori “Solidarność”.
Da giugno fino alla fine di agosto è possibile visitare la mostra nella Casa Polacca in via Cassia 1200 a Roma.
s. Julia Knurek e don Andrzej Dobrzyński