Giovedì 13 giugno, presso la Sala Pio XI del Pontificio per la Famiglia, è stato presentato il libro di Karol Wojtyła Costruire la casa sulla roccia. Esercizi spirituali per fidanzati, pubblicato dalla casa editrice Punto Famiglia in collaborazione con Centro di Documentazione e Studio del Pontyficato di Giovanni Paolo II.
Alla presentazione sono intervenuti mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; Don Przemysław Kwiatowski, segretario della Cattedra Karol Wojtyła; la scrittrice e docente di Antropologia duale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare; Marta Brancatisano, e Antonella Bevere Astrei, presidente del Fiuggi Family Festival.
Il nuovo libro contiene tre meditazioni di Karol Wojtyła, risalenti agli anni del suo sacerdozio e del suo episcopato a Cracovia, che rappresentano la sua visione sulla famiglia e sul matrimonio. Con questa attitudine Wojtyła arrivò a Roma e la conservò anche durante il suo lungo pontificato. Le tre meditazioni furono pronunciate dal vescovo ausiliare di Cracovia, dal 19 al 21 dicembre 1960, nella collegiata universitaria di Sant’Anna a Cracovia, durante un corso di esercizi spirituali per fidanzati. Le meditazioni, Giurare la verità davanti a Dio, L’amore creatore e la fedeltà sino alla fine e L’onesta coniugale, intendono aiutare e sensibilizzare in particolare le giovani coppie a prepararsi alla gioia del matrimonio cristiano. Già pubblicato in polacco, dopo oltre cinquant’anni, lo scritto inedito è ora disponibile anche in lingua italiana.
Durante il suo intervento, mons. Paglia, che ha anche scritto la prefazione del libro, ha illustrato la situazione familiare in Italia. Secondo il presule, la situazione è “drammatica”. Ci sono dati statistici che dimostrano come, negli ultimi dieci anni, sia aumentato il numero dei divorzi. In Italia esistono più di 2 milioni di famiglie in cui è un solo genitore a crescere i figli, ha detto il Capo Dicastero. Per questo motivo, ha definito la nostra società come una “società defamilizzata”. Poiché “fare la famiglia è possibile ed è una cosa bella”, ma dovrebbe essere compito della società dare impulso a tale desiderio nei giovani, ha spiegato il vescovo, sottolineando anche che libri come quello di Wojtyła sono indispensabili per la vita di oggi.
Se qualcuno volesse conoscere meglio la figura di Giovanni Paolo II, il libro appena tradotto è la soluzione. Secondo don Kwiatowski, lo scritto del Beato Papa è una testimonianza particolare. Il segretario della Cattedra Karol Wojtyła, tra l’altro, ha illustrato l’epoca durante la quale Giovanni Paolo II ha vissuto in Polonia: “un’epoca in cui il regime comunista toccò la Polonia sul terreno più sensibile: la libertà, la famiglia e l’educazione” ha detto. Il regime ha fatto tutto il possibile per intromettersi nella vita polacca e per impedire le iniziative religiose. Una situazione che il futuro Papa fu costretto a fronteggiare.
Le parole del libro toccano il cuore perché “sono parole della vita”, ha affermato Kwiatowski. Ogni pagina contiene un concetto importante che insegna qualcosa al lettore. Per questo si tratta di un libro ancora attuale, anche dopo cinquant’anni. Kwiatowski si è poi interrogato su cosa sia il sacramento del matrimonio per Wojtyła. Nel libro si può trovare la risposta: “Attenti a ciò che fate! Tutto ciò non resta solo al livello dell’uomo, non è una questione solo umana. Se è un sacramento, è una cosa divina. Dio qui è chiamato come testimone, e non si può chiamare Dio come testimone invano”.
(Jill Carnà, Zenit.org)