All’inizio del nuovo anno di calendario vale la pena di guardare indietro e di riepilogare l’attività dell’anno che è trascorso, il 2015. Il personale del Centro di Documentazione e di Studio del Pontificato di Giovanni Paolo II è costituito dal rev. Andrzej Dobrzyński e da due suore del Sacro Cuore di Gesù: s. Remigia Sawicka e s. Julia Knurek. Cerchiamo di adempiere la missione che tracciò Giovanni Paolo II circa 35 anni fa costituendo in Vaticano la Fondazione che porta il suo nome e formando, nel suo ambito, un’istituzione mirata alla documentazione ed allo studio dell'”eredità del bene” – come egli stesso la definì – che nacque durante il suo servizio come successore di Pietro. Per tutto quel periodo il Centro ha operato ed opera sotto la tutela delle autorità della Fondazione. Tuttavia non sarebbe stato possibile senza il sostegno finanziario degli Amici della Fondazione “Giovanni Paolo II” che operano nelle associazioni dei Polacchi residenti in tutto il mondo ed anche tra le altre nazionalità.
La sede del Centro è ubicata nella Casa Polacca che si trova alla periferia di Roma. Grazie a quanto affermato da papa Francesco, la parola “periferia” ha acquisito un contenuto positivo designando un posto privilegiato di evangelizzazione. E comprendiamo ancora meglio che l’allontanamento dal centro della Città Eterna non costituisce il nostro problema principale, perché il Centro ha delle qualità che possono attirare gli studiosi e gli ospiti in visita, tra l’altro con l’atmosfera eccezionale che favorisce la concentrazione e gli studi. Tuttavia la cosa più importante è che quel che costituisce il fulcro della nostra istituzione, che si trova in un certo qual modo nel cuore del Centro, sono la persona e l’insegnamento del Santo Padre nonché la storia del suo pontificato. Apriamo giornalmente le porte della biblioteca, del museo e dell’archivio non soltanto per controllare se tutto sia al suo posto, ma per mettere a disposizione le raccolte agli studiosi ed agli ospiti che ci fanno visita. Siamo infatti convinti che Giovanni Paolo II ha ancora molto da dire alla Chiesa ed all’umanità. Tale convinzione è condivisa con noi da molte persone, cosa che riempie di ottimismo e dà la forza per superare le difficoltà.
Nel corso dell’anno passato nella biblioteca abbiamo registrato in totale 225 visite e ne siamo molto contenti. Vorremmo cogliere l’occasione per ricordare due studiosi: John Corrigan degli USA e don Fernando Sousa del Brasile che l’anno passato sono stati ospiti frequenti nella biblioteca del Centro. Il primo ha approfondito i fondamenti filosofici del concetto di cultura secondo Karol Wojtyła, invece il secondo ha studiato, da una prospettiva storica, la genesi e lo sviluppo del processo di “depurazione della memoria”, di quei gesti di riconciliazione attraverso i quali Giovanni Paolo preparò la Chiesa ad entrare nel terzo millennio con la coscienza pulita dinanzi alle colpe ed alle negligenze del passato.
(Gli interventi di J. Corrigan e di F. Sousa riguardanti i loro studi si possono trovare nelle risorse del nostro sito web). La biblioteca è praticamente sempre accessibile alle persone interessate e noi, da parte nostra, vi invitiamo cordialmente a fruire delle sue raccolte.
Nell’ambito del programma Erasmus, l’anno scorso abbiamo ospitato nel Centro Patrycja Mikulska dell’Istituto “Giovanni Paolo II” dell’Università Cattolica di Lublino (KUL). È motivo di soddisfazione il fatto che i legami di amicizia e di collaborazione creativa che da anni uniscono il Centro romano e l’Istituto di Lublino continuano ad essere mantenuti. Sono arrivati da noi due dottorandi dalla Pontificia Università “Giovanni Paolo II” di Cracovia: Magdalena Kotulska e Oleksandr Uigeli che hanno aiutato a catalogare gli album. Speriamo che lo stage che hanno fatto al Centro, sulla base del programma Erasmus, li abbia aiutati ad acquisire nuove esperienze.
Nella catalogazione delle pubblicazioni ci aiuta da molti anni la dottoressa di ricerca Stanisława Postawa. Grazie al suo lavoro quasi 10 mila record sono stati inseriti nella biblioteca internazionale del data base Virtua. Vale la pena di ricordare che il data base “di casa” ProCite conta quasi 35 mila posizioni. Entrambi i data base sono disponibili online sul nostro sito web.
Cogliamo l’occasione per ricordare che, grazie alla collaborazione con la Pontificia Università “Giovanni Paolo II” di Cracovia (UPJPII), è in preparazione il tomo successivo della serie “Giovanni Paolo II. Bibliografia polacca”. Ha intrapreso questo lavoro la dottoressa Magdalena Olszewska, dipendente della Biblioteca dell’UPJPII. Siamo convinti che la continuazione di questa serie editoriale è necessaria in quanto costituisce uno strumento indispensabile per gli studiosi. L’anno passato è passata all’eternità la compianta Zofia Wilińska che dall’inizio del pontificato del Santo Padre, insieme a Danuta Jabłkowska-Gułajewska aveva intrapreso l’ardua fatica di redigere la bibliografia. Speriamo che si riesca a portare a termine un’opera creata con così tanta cura dalle autrici. La bibliografia finora elaborata è disponibile anche online in versione elettronica.
Il nostro lavoro in gran parte si concentra attualmente nell’elaborazione elettronica del catalogo delle raccolte museali. Il data base Musnet, nel quale ciascun oggetto ha un testo descrittivo uniforme e una fotografia, conta ormai più di 12 mila record. L’uso della tecnica digitale costituisce soprattutto una protezione e un aiuto nella ricerca rapida degli esemplari esposti. Rende anche accessibile la ricca documentazione che può diventare oggetto di studio e di ulteriore conoscenza della storia del pontificato, del rapporto delle persone nei confronti del Papa o della ricezione del suo insegnamento. Viene continuata anche la digitalizzazione dei materiali audiovisivi. Il numero di registrazioni protette in forma digitale l’anno passato è aumentato di 432 posizioni. Vale la pena di ricordare che l’anno scorso le raccolte del nostro Centro sono state viste da più di 1.200 ospiti: Polacchi, Italiani, Spagnoli, Americani. La visita tra le raccolte del Centro è una forma per far avvicinare i visitatori alla persona di Giovanni Paolo II e un modo di guardare al suo pontificato.
Nel nostro lavoro quotidiano rientrano anche gli studi sull’insegnamento di Giovanni Paolo II. L’anno passato abbiamo pubblicato alcuni articoli accademici su riviste italiane, spagnole e polacche. Abbiamo partecipato a conferenze e simposi a Roma, Varsavia, Rapperswil e Kremenec’. In tale attività ci sostiene la dottoressa di ricerca Marta Burghardt, sempre disposta alla collaborazione ed a rappresentare il Centro. Vale la pena di ricordare la cooperazione crescente del santuario di san Giovanni Paolo II a Radzymin. Per il secondo anno di seguito abbiamo preparato insieme il simposio di divulgazione popolare-scientifica per i giovani. Don Krzysztof Ziółkowski non si limita solamente ad erigere i muri della nuova chiesa, ma si preoccupa anche di formare gli intelletti e la condotta delle persone attraverso la divulgazione del magistero di san Giovanni Paolo II. A maggior ragione siamo grati a lui ed ai suoi collaboratori di averci coinvolto in questa bella opera che serve all’educazione della generazione dei giovani. Un legame simile di collaborazione ci unisce alla parrocchia di san Giovanni Paolo II a Nowy Targ nel Podhale, guidata dal parroco rev. Jan Karlak. Grazie a tale cooperazione i frutti del nostro lavoro, tra cui anche le pubblicazioni, arrivano a comunità e persone concrete. Nell’ambito dell’attività editoriale sono in preparazione nuove pubblicazioni che usciranno progressivamente.
Desiderando ampliare la cerchia di persone con cui siamo in contatto, cerchiamo di essere attivi su Internet. Arricchiamo le risorse del nostro sito web e fruiamo dei social media. Mediante i post e i materiali video e audio, postati sui media sociali (Facebook, Instagram, SoundCloud, YouTube, Twitter), arriviamo a persone di varie nazionalità ed età diverse. L’anno passato, come negli anni precedenti, con questo mezzo di comunicazione contemporaneo, abbiamo ricordato i fatti biografici della vita di Giovanni Paolo II, abbiamo intrapreso alcuni filoni del magistero pontificio, abbiamo presentato i ricordi conservati presso il Centro o ancora abbiamo informato delle nostre nuove iniziative. Ci rendiamo conto che questa forma di contatto e di trasmissione delle informazioni ha oggi acquisito grande importanza; per questo motivo cercheremo di continuare a sviluppare questo campo di attività. Siamo grati ai nostri Amici del web per l’interesse espresso per la nostra attività.
Concludendo il riepilogo del 2015 occorre sottolineare che la cerchia di collaboratori, amici e persone interessate come pure di coloro che fruiscono dell’attività del Centro continua a crescere. Grazie allo sforzo comune di molte istituzioni e persone, tutta quest'”eredità del bene”, nata nel corso della vita di san Giovanni Paolo II, viene documentata, ponderata e trasmessa sempre meglio alle generazioni successive. Tale è lo scopo del Centro e lo sarà nell’anno corrente e, se Dio vorrà, in futuro.
Don Andrzej, s. Remigia, s. Julia