Si può affermare, senza timore di esagerare, che Giovanni Paolo II – Karol Wojtyła – sia stata una delle persone che hanno maggiormente influenzato – direttamente o indirettamente – la vita della Spagna e degli Spagnoli negli ultimi quarant’anni. Ed è proprio la stampa dell’epoca, contenuta negli archivi, ad esprimere tale convinzione. Il carisma particolare di Giovanni Paolo II attirò molte persone fin dalla sua prima apparizione nella Loggia delle Benedizioni della Basilica di san Pietro. “Non abbiate paura! Spalancate le porte a Cristo” – queste parole rimasero scolpite nelle menti di molti Spagnoli e lasciarono un segno profondo nella loro vita. Sicuramente non tutti accolsero favorevolmente l’elezione di Giovanni Paolo II. Non mancarono voci critiche secondo le quali il papa voleva fare arretrare la Chiesa all’epoca precedente al Concilio Vaticano II. Molte le persone cui non piaceva la sua univocità dottrinale e morale e neppure il fatto che per molti anni egli avesse combattuto contro il marxismo – ritenuto, nella decade degli anni ’60, una specie di “santità” intoccabile per tantissimi intellettuali dell’Occidente – anche se in modo pacifico, servendosi delle armi dell’intelletto e della diplomazia. A molti quel papa apparve come l’equivalente di un cattolicesimo che attirava mediante l’impegno nelle questioni sociali e la fedeltà alla dottrina. Il fattore determinante della sua popolarità si basava sul fatto che era uno degli autori più attivamente presenti nelle librerie spagnole, grazie alle sue opere e a quelle che narravano di lui.
Fino alla sua nomina a successore di san Pietro, nell’ottobre del 1978, la persona e l’opera di Karol Wojtyła – professore dell’Università Cattolica di Lublino, sacerdote, vescovo e cardinale di Cracovia – erano conosciute soltanto in alcune cerchie del clero spagnolo. L’unica sua pubblicazione sulla Penisola Iberica, risalente a prima di quella data, fu Amore e responsabilità. La traduzione del libro uscì nel 1969 e fu preparata dalla Casa editrice “Razón y Fe” sulla base dell’edizione francese, elaborata a cura di Henri de Lubac.
Dopo l’elezione a vescovo di Roma il carisma e l’originalità del pensiero di Giovanni Paolo II attirarono l’attenzione di molte persone, anche pensatori. Tra di loro si trovò il filosofo spagnolo Julián Marías che dedicò al papa alcuni articoli. Poco dopo l’elezione di Giovanni Paolo II al Soglio di Pietro, furono pubblicati alcuni suoi libri, tra l’altro: Segno di contraddizione che include gli esercizi spirituali pronunciati per Paolo VI e la Curia di Roma ed altre piccole raccolte dei suoi discorsi di quando era arcivescovo e cardinale di Cracovia. Un po’ più tardi vennero pubblicate le edizioni spagnole delle sue opere principali: La fede secondo S. Giovanni della Croce, Persona e atto, L’etica di Max Scheler, tutte edite dalla Casa editrice “Biblioteca de Autores Cristianos”.
Dal punto di vista mediatico il secondo pellegrinaggio nel 1982, durante il quale il papa visitò una serie di città spagnole, divenne un fenomeno di massa che mobilitò la maggior parte di cattolici. Pochi rimasero indifferenti. Nell’ottica pastorale la visita pontificia in Spagna costituì un catalizzatore che diede un notevole impulso alla nuova evangelizzazione.
Indipendentemente dalla capacità di stringere contatti personali sia con le persone più varie, che con folle numerosissime, l’attenzione degli intellettuali spagnoli fu attirata fortemente dall’originalità e dalla freschezza del pensiero che Giovanni Paolo II manifestò nell’enciclica Redemptor hominis e nel ciclo delle catechesi di preparazione al sinodo sulla famiglia che successivamente divennero note come Teologia del corpo. Tali pubblicazioni crearono un grande interesse e spinsero molti alla lettura degli scritti, risalenti al periodo in cui era professore, esistenti nelle traduzioni in francese, italiano o inglese e che presto furono pubblicati anche nella traduzione spagnola. Nel contempo uscirono dissertazioni accademiche riguardanti Karol Wojtyła sia come filosofo, che come papa Giovanni Paolo II. Una delle prime era intitolata Persona, acción y libertad en Karol Wojtyla. Fu scritta sotto la direzione del filosofo Leonardo Polo e fu discussa nel 1994 da Maria J. Franquet all’Università di Navarra. Un impulso notevole agli studi accademici riguardanti il pensiero del papa fu la creazione degli Istituti di Giovanni Paolo II per gli Studi sulla Famiglia a Madrid e a Valencia. Un ruolo rilevante nella diffusione del suo pensiero fu svolto dall’Associazione Spagnola di Personalismo insieme al suo fondatore e presidente Juan Burgos. I membri associati ancora oggi pubblicano spesso studi su Giovanni Paolo II sulla rivista “Quien”; l’associazione ha organizzato anche un congresso dedicato a Karol Wojtyła all’Università Complutense.
Lo studio accademico e dettagliato dell’opera pontificia richiede di disporre delle edizioni spagnole degli scritti di Karol Wojtyła, tradotti direttamente dal polacco, specialmente delle edizioni delle opere più emblematiche. Sul canovaccio di tale pensiero la casa editrice “Plaza y Jánes” pubblicò Amore e responsabilità, tradotto direttamente dalla lingua originale, furono inoltre pubblicate anche le traduzioni di Persona e atto e di Lezioni di Lublino, stampate dalla casa editrice “Palabra”.
Il pensiero di Giovanni Paolo II – Karol Wojtyła – rimane ancora vivo in Spagna. Continuano ad uscire tesi di dottorato, articoli accademici, monografie e studi sui suoi meriti di uomo, di sacerdote, di papa.
Sebbene questo breve articolo tratti soprattutto dell’interesse accademico per l’opera di Giovanni Paolo II, non si può trascurare l’aspetto spirituale che, ancora oggi, in Spagna, suscita un’attenzione costantemente viva. Il culto per la sua persona – dapprima privato, e dalla beatificazione in poi, di dominio pubblico – cresce in molti luoghi del paese.
Tale interesse crea un fermento sempre vivo e la venerazione religiosa per Giovanni Paolo II si manifesta nelle chiese, nelle vie e nei diversi edifici che portano il suo nome ed ancora nei monumenti e nelle cappelle a lui dedicati. Alla base di tutto ciò troviamo la dedizione personale e comunitaria di numerosissimi Spagnoli.
Rafael Mora Martín
Professore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di San Paolo ad Alicante, docente di etica filosofica e traduttore delle opere di Karol Wojtyła dalla lingua polacca allo spagnolo.