La morte di don Marek Leśniak (1º agosto c.a.), così inaspettata, ha colmato tutti coloro che lo conoscevano di un dolore profondo e di una grande tristezza. È passato a vita eterna nel suo 49º anno di vita, alla soglia del giubileo d’argento del sacerdozio. Potrebbe sembrare che il Signore Dio ne avesse bisogno maggiormente qui, sulla terra, perché come sacerdote, teologo e pastore di anime aveva una solida esperienza considerevole. Perché il Supremo Regista della Vita lo ha fermato su tale cammino? Non si è forse verificato un errore lassù? Umanamente non comprendiamo il progetto di Dio che ha chiamato don Marek a sé. Nel Libro di Isaia troviamo le parole: “Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie…” (Is 55,8). Per noi la speranza è la verità secondo cui Dio è nostro Padre e vuole il nostro bene, Cristo Signore è il nostro Salvatore. In Lui i nostri pensieri e le nostre vie trovano il senso completo e il rifugio ultimo.
Marek era cresciuto in una famiglia religiosa, piena di amore, con le due sorelle Bożena e Anna. Era maturato alla vocazione sacerdotale nella parrocchia di Bieńczyce, presso la chiesa la cui costruzione simboleggiava la storia della Chiesa polacca durante i tempi comunisti. Gli anni seminariali 1987-1993 erano ricorsi nel periodo della svolta socio-politica.
I primi passi nel sacerdozio li aveva fatti nella parrocchia di santa Barbara a Libiąż. Negli anni 1995-2000 aveva frequentato gli studi a Roma terminati con la tesi di dottorato. Al ritorno in Polonia aveva svolto l’attività pastorale nella parrocchia di Cracovia Piaski Stare. Dopo era stato nominato prefetto e successivamente vice-rettore del Seminario Maggiore di Cracovia. Univa tale servizio responsabile alle lezioni di teologia morale che teneva all’Università Pontificia “Giovanni Paolo II” di Cracovia (UPJPII). Con il tempo il ventaglio dei suoi impegni si era arricchito di altre attività, tra l’altro: il lavoro alla Fondazione di santo Jan Kanty di cui era co-fondatore e vice-presidente, e l’attività tra i Cavalieri di Colombo, organizzazione che stava trapiantando sul territorio del nostro paese.
Dopo aver terminato il lavoro nel seminario nel 2007, si era stabilito nella parrocchia di san Floriano a Cracovia, continuando il lavoro all’università. Si era impegnato nella pastorale dei datori di lavoro. Da alcuni anni lavorava nell’Arciconfraternita della Misericordia intitolata a don Piotr Skarga, nella quale era tutore spirituale ed amministratore per conto della diocesi. Aveva aderito ai lavori di preparazione alla GMG di Cracovia del 2016 rispondendo della sezione delle registrazioni. A tale quadro di impegni occorre aggiungere i doveri sacerdotali giornalieri: soprattutto l’Eucarestia quotidiana, i sacramenti, la predicazione del Vangelo, gli esercizi spirituali.
È importante non solo ciò che ha fatto, ma come l’ha fatto. Marek era una persona servizievole ed un buon organizzatore. Sapeva sfruttare il tempo. Ed era affabile, sempre presente agli incontri tra amici, allegro e spiritoso. Aiutava volentieri gli altri.
Essendo compagni dello stesso anno, abbiamo lavorato anche insieme per molti anni nel seminario. Un sabato mi recai al santuario di Ludźmierz per pronunciare un’omelia mariana. Dopo la funzione, alla sera tardi mi accorsi che avevo chiuso la macchina lasciando dentro le chiavi estratte dal commutatore di accensione. I tentativi per entrarci fallirono. Telefonai a Marek, al seminario, e lui propose di portarmi le chiavi di riserva da Cracovia nella regione del Podhale.
Serviva gli altri attraverso quel che era e attraverso come era, meritandosi la nostra gratitudine. Viveva per Cristo e per il prossimo. È passato all’eternità che non è lontana milioni di anni luce dal nostro mondo. L’eternità ha la particolarità di avvicinarsi con discrezione a ciascuno di noi, e noi camminiamo con la speranza di incontrare il Signore ed i nostri cari. Don Marek se n’è andato per rimanere vicino e continuare ad accompagnarci nel nostro viaggio terreno. Possiamo continuare a contare su di lui come lui conta su di noi.
Marek, Ti ringraziamo per la Tua bontà. Rimani vicino a noi e sostienici dinanzi al Signore.
Don Andrzej Dobrzyński