Rif.: Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28-34
Shema Israel (ascolta Israele) è divenuta nel tempo la preghiera che ogni pio Israelita recita tre volte al giorno, si apre con il fondamento della fede ebraica: l’unicità del Signore cui segue il comandamento dell’amore. Comandamento che l’ebreo è chiamato ad osservare in ricordo di ciò che il Signore ha compiuto per il suo popolo. Abbiamo così le due grandi parti dello Shema: l’ascoltare e il “fare”.
Ascolta per fare ecco in cosa consiste il comandamento. E ciò che si deve fare è innanzitutto amare, amare con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta la forza, cioè con tutto il proprio essere, con tutto il proprio impegno, non avendo altro scopo o altra meta che l’amore. Amore che Dio chiede non solo all’ebreo, ma all’uomo, in quanto sua creatura, nata da un atto di amore.
Shema – “Ascolta” ci dice che Dio cerca nell’uomo un interlocutore, l’altro a cui rivolgersi, con cui dialogare, l’altro che ama e dal quale si aspetta di essere amato.
L’amore è dunque la vocazione primaria dell’uomo, è il sentimento che ne illumina la vita e che lo rende “religioso” perché l’amore ha come prima fonte ed oggetto Dio stesso. E dall’amore di Dio scaturisce l’amore verso il prossimo come sottolinea Gesù nel Vangelo. Allo scriba che gli chiede quale sia il primo dei comandamenti Gesù risponde, sì, l’amore verso Dio ma ad esso unisce indissolubilmente l’amore verso il prossimo in unico comandamento. Non si può amare Dio senza amare ciò che Egli ama: l’uomo. Né si può amare l’uomo senza amare chi dall’uomo deve essere amato: Dio.
Ascolta Israele è invito all’amore, è invito all’intimità con Dio, è invito a vivere dell’essenza stessa di Dio che è Amore.
Ascolta Israele è introduzione equivalente a: amami Israele perché io ti amo e ti ho scelto tra tanti popoli, amami perché ti ho reso libero dalla schiavitù, amami perché ho compiuto prodigi per te…, amami per questa Legge che ti ho donato e che ti insegna ad amare me e il tuo prossimo, amami perché è l’amore che ti rende dignità e ti fa superiore ad ogni altro essere creato.
Amami perché “Io sono” l’Unico e non temo altri al mio confronto. Amami perché di me ti ho donato tutto, perfino il mio Figlio, l’ho messo nelle tue mani e ti ho permesso di farne ciò che hai voluto.
Amami perché sono la tua salvezza, sono la tua misericordia, sono la Vita che ti attende, sono il Mistero che sostiene il tuo esistere, sono la speranza nelle tue lacrime e il senso della tua gioia.
Amami nei fratelli: sono il mio dono perché tu non ti senta solo, amami quando essi hanno bisogno di te e amami quando sei tu ad aver bisogno di loro.
Amami, perché sono l’unico Dio, il tuo Dio, e nella mia Verità troverai la tua.
Amami perché io possa amarti.
L.R.
Fot. freely/habeshaw