Una notte, mentre si trovava con la sua barca in mezzo all’Adriatico, Lucio Dalla fu svegliato dal rombo degli aerei che andavano a bombardare la Jugoslavia. Il passaggio degli aerei e il successivo boato delle bombe con i loro bagliori di morte, fecero nascere in Dalla il drammatico interrogativo sul perché della guerra e sulle sue nefaste conseguenze. Non c’è uomo che di fronte al tragico spettacolo della morte, a qualunque condizione sociale o culturale appartenga, possa sfuggire a ciò che gli sta intorno o possa sottrarsi alle domande che ne scaturiscono.
Dalla riversò questo suo stato d’animo nel testo di “Henna” dando una forma artistica di alto pregio al dialogo che si instaura fra l’uomo e Dio soprattutto in una situazione di pericolo. Fra i tremendi fatti della vita, fra le sue tragedie, la guerra è certamente la cosa più orribile che l’uomo si trovi ad affrontare. E’ un evento talmente grande e superiore alle forze del singolo da far sentire chiunque impotente ed incapace di trovare una soluzione. E’ il momento di Dio! Il tempo in cui l’uomo misurando la propria piccolezza si aggrappa alla potenza di Dio.
Nelle prime righe del testo il cantautore sembra incolpare Dio e gli pone domande dirette: perché tutto questo sangue? … adesso basta, ma non vedi?. Quasi fosse Dio a volere o a permettere questa orribile situazione e poi rimanere a guardarla con indifferenza. Non dobbiamo scandalizzarci, in effetti questa prima reazione è più comune di quanto non si pensi.
Adesso basta sangue
ma non vedi
Non stiamo nemmeno più in piedi…
un po’ di pietà
Invece tu invece fumi con grande tranquillità
Così sta a me che debbo parlare fidarmi di te
Domani domani domani chi lo sa che domani sarà
Oh oh chi non lo so quale Dio
ci sarà io parlo e parlo solo per me.
Dalla in effetti non fa altro che dare voce a quello che è il sentimento comune ad ogni uomo. Il testo però prosegue sotto forma in un dialogo drammatico che nasce dal bisogno di trovare una soluzione e dalla consapevolezza che questa non appartiene più all’uomo visto che è stato proprio l’uomo ad aver causato la guerra. L’uomo avverte sempre più chiaramente il bisogno di Dio, del suo potente intervento. La speranza dell’uomo è Dio! Dio che è amore, amore sconfinato che Egli ha riversato in ogni cosa creata: dall’amore misterioso dei cani e delle piante, all’amore che genera e permea ogni forma di vita.
Va bene io credo nell’amore
l’amore che si muove dal cuore
Che ti esce dalle mani
che cammina sotto i tuoi piedi
L’amore misterioso
anche dei cani e degli altri fratelli […]
Dio, presente e vicinissimo eppure trascendente l’uomo e l’universo intero. Dio che con il suo Amore è l’unica risorsa dell’uomo, l’unica soluzione di ogni problema dal più grave al più leggero. Dio, fonte perenne di vita e non di morte. Nel testo della canzone, Dalla vede, nell’amore che Dio ha sparso nel mondo, l’ancora di salvezza alla quale aggrapparsi, una salvezza sempre possibile e presente, una costante fissa sempre pronta ad aiutare l’uomo.
Al di là delle nostre azioni giuste o ingiuste che siano, rimane la volontà di Dio che ci ama e vuole salvarci, farci sentire il suo amore, spingerci fuori da ogni situazione negativa e indicarci la strada migliore. E’ l’amore ciò che fa stare bene l’uomo, perché è il suo bisogno primario, quando si ha l’amore si ha tutto. Un bimbo sereno è un bimbo che si sente amato, un bimbo irrequieto e piangente è un bimbo insoddisfatto che non si sente amato a sufficienza.
Nei silenzi dell’immensità
ma chissà se cambierà oh
non so se in questo futuro nero buio
Forse c’è qualcosa che ci cambierà
Io credo che il dolore è il dolore che ci cambierà
L’amore è come una potentissima medicina che ogni cosa cura, fa battere il cuore di felicità, porta conforto, solleva gli animi e dona loro una carica potente. L’amore di Dio è guarigione dall’odio e dall’egoismo, dove c’è amore infatti non c’è più odio, si annulla la rabbia e si sta bene con se stessi e con gli altri.
Forse ti chiamerò perché vedi
Io credo che l’amore è l’amore che ci salverà
Quindi l’Amore è salvezza. Questa verità è stata dichiarata e accertata da Gesù quando ha detto: “ Ama il prossimo tuo come te stesso”. Se avessimo seguito il precetto di Gesù e si sarebbero evitati duemila anni di guerre. Gesù infatti ci ha portato l’amore di Dio, una potenza che cambia il mondo.
Pietro Seghetti
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