Rif. : Gen 3, 9-15.20; Sal 97; Ef 1, 3-6. 11-12; Lc 1, 26-38
“Dove sei?” chiede Dio all’uomo che cerca di nascondersi e che rifiuta di incontrarlo. Una squallida storia di trasgressione, inutile desiderio di sentirsi autonomo, vano tentativo di rompere ogni rapporto di dipendenza da Dio! (I lettura)
“Dove sei?” l’eco di quella voce si fa sentire lungo secoli e millenni, con fedeltà e passione Dio continua la sua ricerca, è una storia di amore la Sua, un amore che non si lascia svilire dal rifiuto e dal tradimento…..
“Dove sei?”… “Eccomi”, Maria risponde all’appassionata ricerca di Dio, è l’incontro che capovolge il destino di tutta l’umanità, è la risposta che Dio attende, finalmente un cuore si apre dando asilo al Suo amore misconosciuto e tradito.
Maria accoglie Dio, come una madre un fanciullo, senza resistenze né domande, semplicemente consegnandosi alle Sue richieste e alle Sue esigenze.
“Sono la serva del Signore” Maria ristabilisce quel rapporto che altri avevano interrotto e nel suo consegnarsi ella si svuota di tutta se stessa, dei suoi desideri, dei suoi sogni per accogliere ciò che Dio vuole. E ciò che Dio vuole è chinarsi amorevolmente sull’uomo, è stringere il suo amore sconfinato nello spazio di un cuore disposto ad accoglierlo, annullare ogni distanza facendosi Uomo tra gli uomini.
“Eccomi”, e Maria entra a far parte del misterioso e imprevedibile disegno di salvezza. Nel suo “sì” la volontà divina e quella umana si fondono generando Cristo in un atto di fede totale, incondizionato che diviene modello per la nostra tiepida fede. Già perché noi, che prima del Vangelo cantiamo l’Alleluia per esprimere la gioia di incontrare il Signore nella sua Parola, che durante il Vangelo siamo in piedi per dire a Gesù che siamo pronti a seguirlo, che ogni sua parola diverrà in noi vita, e che poi, al Padre Nostro, invochiamo…”sia fatta la tua volontà”… usciti da Chiesa siamo pronti a dimenticare tutto. La Parola rimane chiusa fra le pagine del Lezionario e nel cuore, ad ogni occasione, serpeggia il dubbio che al posto di Dio riusciremmo a sistemare meglio ogni cosa.
“Eccomi” e Maria si dispone ad ascoltare, a lasciarsi plasmare da quella volontà che le chiede di affrontare l’indicibile avventura di essere Madre e Vergine, Serva e Signora, Creatura e Madre del Creatore, Immacolata e Rifugio dei peccatori, Silenzio che genera la Parola…….
“Eccomi” e Maria crede, anticipando la fede della Chiesa e di ogni uomo che riconosce, nel Bambino che Ella stringe tra le braccia e nel Crocifisso che Ella contempla ai piedi della Croce, il Figlio di Dio.
Nel tuo disegno, o Dio,
ci hai dato una Madre!
E tale sei per me, Maria.
Conforto al mio pianto,
confidente dei miei segreti,
sorella che asciuga ogni lacrima,
compagna della mia fede
che in te cerca la forza per credere al di là
del dubbio e dell’oscura notte
dell’indifferenza.
Madre, che hai serbato ogni purezza,
che provvida guardi a noi peccatori
e per noi sei speranza e rifugio,
non stancarti di consolarci nel dolore,
di consigliarci nell’indecisione,
di esserci accanto quando Dio verrà
e a Lui presenteremo la nostra vita
e le nostre debolezze.
Con il tuo manto nascondi mancanze e brutture,
nelle tue mani accoglici e con esse
adornaci della tua bellezza
per affidarci a Dio
e per noi implorare la sua misericordia.
L.R.
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