Oggi è la prima domenica di Quaresima di 2021, dal Vangelo, ascoltiamo nostro Gesù ritira nel deserto. Allora, questo episodio perfettamente corrisponde il tono della Quaresima. Perché Quaresima successe nel deserto, come prologo preparata per la Pasqua. Ma, veramente Gesù dovrebbe tornare nel deserto?
Per rispondere questa domanda, vorrei chiedere voi, cari lettori, se tu sia Gesù, che cose tu pensi quando la tua missione per ora proprio è entrare nel deserto?
L’immagine del deserto è piena di solitudine, asciutto, buio, senza la vita, ecc. Se tu, ora per andare nel deserto, cosa tu senti? Se sono io, probabilmente, ho paura, perché non so che cose devo fare, che cose posso vivere da sola li. Allora, per tutto questo, alla fine cento per cento, refuto questa missione e scelto di rimanere nella città con tutta la comodità. Tuttavia, Gesù accetta questa vocazione, e fatto quello che gli ha chiesto anche se con tutto il rischio. Perché? Perché lo Spirito gli sospinse. Che cose lo Spirito? Lo Spirito è una forza divina per combattere paura, oppure semplicemente è un modo di pensare una dimensione della luce anche nelle tenebre. Per questo, Gesù c’è la fa. La nostra mentalità abituata di pensare soprattutto il rischio, il problema, anche se dietro infatti ci sono lo stesso la gloria, la bellezza e la fortezza, la beatitudine, come il deserto.
È vero, il deserto si fa paura, si fa buio, ma il deserto anche un luogo di riposo, di veramente incontrare Dio. Come il racconta del profeta Osea, «ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore». (Os. 2, 16). Un uomo giusto sempre vede/focus le cose belle, invece, un uomo peccato sempre pensa le cose brutte. Perciò, l’uomo giusto sempre felice; ma l’uomo peccato sempre triste. Perché loro hanno diverse focus. Dunque, davanti una sfida, un periodo della prova, l’uomo giusto può anche cambiare totalmente la difficoltà a una preziosa opportunità. Invece, l’uomo peccato cade nella prova e perde tutta la speranza e l’energia. Perciò, un gesto di accettare il deserto è un gesto di focus l’aspetto di bene. Secondo the law of attraction, l’universo rivela le cose totalmente corrisponde con nostro focus. Un deserto può essere un luogo freddo, senza la vita, anche può diventare un paradiso.
Allora, che cose Gesù incontrava nel deserto?
Gesù era «tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano». Molto interessante. Perché tentato da Satana, come tutti noi immagiamo, ma lo stesso tempo, una soppressa è anche ci sono gli angeli lo servivano. Appunto! Come vediamo nel sopra, quale focus, quale successo. Gesù è un uomo, perciò davanti la prova, anche lui ha paura, perciò questa paura rivela satana. Ma lo stesso tempo, Gesù anche Dio, perciò questo spirito divino, rivela anche angeli. Per superare la prova, solo bisogno di fare più attenzione agli angeli e dimentica Satana. Perché la via per caciare il satana è non dà niente interessa, vai la tua via direttamente, attenta solo gli angeli, la speranza, l’aiuto dal Cielo con tutta ringraziamento e fiducia. Infatti con questo focus, anche il deserto diventa un luogo santo. Pertanto, Gesù aveva la piena gioia di annunciare alla gente di Galilea, «il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino»! Perché se un luogo come deserto si può sentire la felicità, altri luoghi senza dubbio già nel regno di Dio.
C’è una poesia cinese si dice, «se il cuore è un giardino del fiore di pesco, ovunque sia il paradiso» (此心若是桃花源,何处不是水云间). Dunque, possiamo prendere la grande fiducia e gioia di iniziare un tempo della Quaresima, se possiamo focus gli angeli. Questo esercizio è anche un processo di formare una nuova modalità della mente, solo guarda le cose belle, solo ringraziare, solo felice, solo sente piena della grazia ogni giorno e ogni momento. Perciò, la Quaresima non è un periodo di triste, ma un processo di convertire-cambiare un modo di focus-, questo processo è un processo di gioia con gli angeli e vive già nel regno di Dio.
Sophia Lilin Wu – membro di Laycentre comunità, studentessa della Pontificia Università Gregoriana.
Fot. Giorgio Parravicini/Unsplash.com