La solita immagine della quaresima è il silenzio, la penitenza, e una memoria profonda per la passione di Gesù. Però, questa domenica, Vangelo racconta una storia piena della luce e la gioia, che è la grande rivelazione di Gesù – la sua trasfigurazione. Un episodio sembra non corrisponde per niente con il tono del questo periodo. Dunque, senza attesa, volevamo di domandare perché nella quaresima viene la spaventosa trasfigurazione?
La trasfigurazione non è ironica infatti. Perché un tempo della prova è lo stesso un tempo della grazia. Come nell’esodo, per coraggiare il popolo di Israele di andare avanti, ci sono la manna che scende dal cielo, ci solo la nube che guida la strada, anche il mare rossa che era aperta per il loro passaggio. Tutto quello che succedono nell’esodo aveva la stessa funziona come la Trasfigurazione di oggi. Quello è un gesto per dare la forza e assicurare la fede proprio per superare la difficoltà delle tenebre e della mancanza.
Ogni tanto, quando convivevano con Gesù, forse anche Pietro, Giacomo e Giovanni entrano la crisi del senso. Se Gesù è il vero portatore della buona notizia, come mai talvolta la vita non sembra così, soprattutto quando entrano nel buio e deserto. Nel periodo del dubbio e la notte dell’anima, Gesù prese con sé i suoi amati discepoli e «li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche». Ecco l’anteprima edizione della risurrezione! Infatti, come Karl Rahner diceva che tutti noi siamo lo spirito del mondo. Gesù sa il nostro bisogno nel questo momento e il nostro desiderio. Perciò, lui anticipamene rivela il successo della sua risurrezione per Pietro, Giacomo e Giovanni. La trasfigurazione è proprio loro testimonia. Passa la quaresima non è solo per andare la passione, ma di più per celebrare la risurrezione. Per coloro che tengono la risurrezione dentro loro cuore, la risurrezione rivela prima o poi.
La crescita della fede, e dell’ogni cose è un processo, come la vita: ci sono vari gradi. La salita spirituale è sempre una via passo dopo passo. Quindi, la trasfigurazione è un passo per la risurrezione, una anteprima edizione! Come un momento di rivedere tra due amici stressi, forse il primo incontro dopo la separazione è un saluto breve tra una finestra. Se loro mantengono il desiderio del perdono, della vera riunione, della nuova amicizia, dopo un po’ del tempo, arriva di sicuro un momento dell’abbraccio e di riprendere i contatti. Prima del questo momento, solo bisogno di essere fiduciosi e felici durante l’attesa. Qui Pietro faceva un ottimo esempio per questa anteprima edizione. Perché lui non lamenta: perché non è la vera risurrezione, perché Gesù ancora non parla tutto, perché ancora c’è segreto nascosto. Invece, Pietro era felicissimo e contentissimo di gridare: «Rabbì, è bello per noi esser qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Ecco la dovuta risposta per qualsiasi l’anteprima edizione della rivelazione del nostro sogno!
La soddisfazione e la gratitudine sono la preparazione per abbracciare la vera realizzazione del sogno di cuore. Con questi sentimenti, possiamo continuare in attesa nel tempo di Quaresima, se ora è già arrivata l’anteprima edizione, la vera risurrezione sicuramente arriverai!
Sophia Lilin Wu – membro di Laycentre Comunità, studentessa di Pontificia Università Gregoriana
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