Di domenica, in domenica, il calendario liturgico manifesta sempre più il grande amore del Signore, così dopo la contemplazione del mistero della SS. Trinità e del circolo di amore che lega le tre Persone in un Unico Dio, oggi contempliamo e celebriamo il SS. Corpo e Sangue di Cristo. Per mezzo di essi viene sancita una Nuova e Perenne Alleanza con Dio.
Nei tempi antichi, durante l’Esodo, il Signore rinnovò per mezzo di Mosè, l’alleanza stipulata con Abramo e che veniva sancita dal sangue di animali sacrificali. In Cristo l’Alleanza antica perde valore e ne viene stipulata una nuova ed incredibile, non più un animale, ma il Figlio stesso di Dio si offre in sacrificio: è nel suo Sangue versato, nella sua Carne flagellata e trafitta che viene sancito un Patto eterno ed indissolubile. E’ Cristo l’Agnello sacrificale che si avvia al suo Sacrificio per amore: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv. 15:13).
Perché Gesù sceglie la festa di Pesach per stabilire l’alleanza nuova? I motivi ipotizzabili sono diversi e forse derivano proprio dal termine pesach = passaggio. Come la pasqua antica segnò il passaggio dalla schiavitù alla libertà, dalla terra d’Egitto alla Terra Promessa, così anche la Pasqua di Cristo contiene lo stesso significato rivoluzionario di passaggio dalla morte alla vita, dalla schiavitù del peccato alla libertà di figli di Dio, dalla condanna alla salvezza. Rivoluzionario anche il suo gesto che si allontanata dalla teatralità del sacrifico per assumere la dignità dell’offerta: «Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: “Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti.”» (Mc. 14: 22-25). L’amore è sempre proiettato al donare, ma in Cristo l’amore non è solo donare, ma donarsi!
Il gesto del pane Spezzato e donato agli apostoli e del vino versato è anticipo della Passione di Cristo e del suo donarsi totalmente, senza riserve. Ma c’è un altro gesto che Gesù compie e che è un grande insegnamento per noi. Prima di spezzare il pane infatti Gesù “recitò la benedizione”, rese cioè grazie. Nel cammino dell’amore la gratitudine è il primo passo che ci condurrà alla meta.
La scrittrice australiana Rhonda Byrne, nel suo famoso libro “The Magic” insegna la magia della gratitudine rivolta anche alle cose che ci circondano partendo dall’aria che respiriamo. Così anche il ricercatore Masaru Emoto[1], nei suoi studi scoprì che l’acqua assorbiva e rifletteva la nostra essenza, perciò quando si diceva”grazie” in qualsiasi lingua Giapponese, Coreano, Cinese, Inglese, italiano, l’acqua diventava più pura, chiara e bella. Invece, se le si rivolgeva una parola negativa l’acqua diventava più scura e cattiva. Marie Kondo[2], ideatrice del metodo di riordino, quando aiuta qualcuno in questo compito, il primo gesto che insegna è la gratitudine: siede a terra e con tutta la famiglia inizia dal ringraziare innanzitutto la casa. Poi prima di passare al riordino vero e proprio ringrazia i vestiti che ci sono serviti e che ci servono, poi passa a ringraziare le cose. La gratitudine in questo caso è la prima tappa per mettere le cose in ordine e combattere il caos.
Tutto ciò è racchiuso nell’eucaristia = εὐχαριστία termine greco che significa rendere grazie. Dunque, quando facciamo eucaristia, rendiamo grazie al Padre con Cristo, per la vita e per tutte le persone e cose che l’accompagnano, per la Grazia, per il Perdono, Per il Figlio sacrificato per la nostra salvezza.
La festa di Pesach è il momento del ringraziamento è il momento in cui fioriscono l’amore e la passione di Cristo La nuova alleanza è un’alleanza d’amore e gratitudine. Gesù ci apre un cammino da percorrere dietro a Lui, un cammino che è amore e dono di sé, un cammino di rendimento di grazie: “Grazie per tutto e dare la vita agli propri amici”.
Lilin Wu – studentessa della Pontificia Università Gregoriana, membro di Laycentre
Fot. Grant Whitty/Unsplash.com
[1] Cf. M. Emoto, La Risposta dell’Acqua, Roma 2004.
[2] Cf. M. Kondo, Il Magico Potere del Riordino: il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita, Roma 2018.