Il compito dei cristiani è quello di nutrire ed aumentare la propria fede che è fiducia incondizionata in Dio e in Cristo suo Figlio. La fede infatti rende serena la vita ed ha il potere di scacciare via ogni paura. Il vangelo di questa domenica è immagine della nostra vita quotidiana e dei nostri comportamenti: la tempesta, la paura, le grida, la sorpresa, la calma, ecc. Ci sono persone di grande fede che dormono serene in ogni situazione come Gesù, ma altre, ed è la maggioranza, che di fronte a qualcosa di imprevisto, come gli apostoli, gridano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (Mc 4,38).
Si tratta forse di una reazione naturale poiché quando c’è la tempesta ci si sente inevitabilmente perduti. Questo però è un modo di pensare molto pericoloso in quanto mostra solo un risultato negativo. La paura infatti ci agita interiormente più di quanto la tempesta non agiti le forze naturali. Gesù, però ci mostra che la vita ha sempre un’altra possibilità, quella della calma e della salvezza. Davanti alla tempesta, infatti, semplicemente comanda: «Taci, calmati!» (Mc 4,39). Sì, «Taci, calmati!». Dalle parole di Gesù possiamo imparare che di fronte ad ogni sfida della vita, quando la tempesta infuria le uniche parole da dire sono: «Taci, calmati!». Poiché non abbiamo la possibilità di calmare le furie della natura, il comando è da rivolgere a noi. Ripetendolo come un mantra calmeremo noi stessi e la nostra agitazione. Solo dopo aver dominato la tempesta che è in noi, avremo la forza e la soluzione per dominare gli eventi avversi.
A supporto di quanto detto abbiamo esempi famosi: Albert Einstein (1879- 1955), formulò la teoria della relatività nel sonno, cioè in una situazione di riposo, tranquillità e rilassatezza assoluti. Rhonda Byrne, scrittrice australiana, decise di girare la versione cinematografica del suo libro “il Segreto” e per questo si indebitò fino al collo. Solo però, quando ritrovava la forza di tranquillizzarsi, con sua grande sorpresa, le capitava di ricevere grandi somme per un qualcosa che aveva fatto e per il quale non aveva ancora ricevuto pagamento.
La figura di Gesù si erge potente e tranquillizzante, le sue parole: “Taci calmati!”, ci ricordano che quando Lui è con noi, in noi, nulla può e deve farci paura. Le tempeste saranno molte e si avvicenderanno nella nostra vita, ma la sua parola eterna continuerà, potente ed efficace, a ridare serenità e speranza, la barca in cui c’è Lui non andrà alla deriva, nessun’onda potrà capovolgerla. Il compito del cristiano, come detto all’inizio, è nutrire una fede incrollabile nella presenza di Cristo con noi ed in noi.
Quante volte, il santo Padre S. Giovanni Paolo II ha esortato i fedeli: “non abbiate paura”, perché la paura è contro la fede. Tuttavia, la fede è la medicina più efficace per scacciare via ogni paura. Dove c’è fede, non c’è paura. Gesù ha detto infatti: «se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile». (Mt 17,20).
Con la fede allora è possibile dominare ogni agitazione, tenere lontana ogni tempesta, ogni volta che sopraggiunge una contrarietà possiamo fare le nostre le parole di Gesù: “taci, calmati” e quando finalmente ci sentiremo sicuri e avremo riacquistato fiducia potremo dire a noi stessi: «rimanga con noi, grazie!». In questo modo, pian piano, crescerà la nostra fede e diminuirà la paura. Ecco il nostro esercizio spirituale!
La fede, che viene da Gesù e cresce rimanendo con Gesù, diverrà il sostegno, il remo che ci permette di condurre la barca della vita da una riva all’altra.
Un giorno, quando in noi rimarrà solo la fede ed ogni paura sarà allontanata, la nostra vita sarà finalmente più bella e serena, simile all’immagine del paradiso terrestre. «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita » (Gv 8, 12).
Sophia Lilin Wu – studentessa della Pontifica Università Gregoriana, membro di Laycentre
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