Sette anni fa, quando decisi di ricevere il Battesimo a Pechino come cattolica, durante il catechismo e durante tutta la mia ricerca spirituale, fui molto colpita da ciò che veniva raccomandato: l’umiltà. A me invece, fin dalla nascita, era stato insegnato che bisognava essere forti, bravi, grandi per poter emergere nella società e affrontare da vincitrice competizioni e selezioni. Secondo quanto sostenuto anche da Darwin: bisognava essere pronti a lottare per la sopravvivere. L’umiltà era quindi una novità assoluta per me! Gesù invece parla spesso dell’umiltà e ce ne dà un tenerissimo esempio nel Vangelo di questa domenica: «E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: “Chi accoglie un solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato”» (Mc. 9, 37).
Ecco, l’umiltà è propria del bambino. Lo possiamo vedere dalle sue caratteristiche. Il bimbo è piccolo, semplice, fiducioso, amichevole, ecc. Quando incontriamo un bambino, vogliamo abbracciarlo, toccarlo, proteggerlo perché ci intenerisce la sua “piccolezza”, la sua umiltà. Evitiamo invece chi è forte, violento, presuntuoso perché ci incute timore. Così anche vogliamo abbracciare un cane, un gatto, ma non vorremmo certo abbracciare un leone o un serpente. La nostra umanità ci fa chinare verso ciò che è piccolo e nobile. Tutti gli uomini sognano di avere una moglie tenera e dolce, a nessuno piace una donna violenta. Lao zi, fondatore di Taoismo, nel VI secolo a.C. diceva che la sapienza della vita è imparare dall’acqua, perché «l’acqua è fluida, morbida e cedevole. Ma l’acqua logorerà la roccia, che è rigida e non può cedere. Di norma, tutto ciò che è fluido, morbido e cedevole supererà qualsiasi cosa sia rigida e dura. Questo è un altro paradosso: ciò che è morbido è forte».
Ed ecco le parole di Gesù: ci vuole umili perché ci vuole forti. Se una ragazza vuole conquistare il cuore di un ragazzo il metodo migliore non è chiamarlo a tutte le ore del giorno o della notte, tutti i giorni della settimana o per tutti i 30 giorni per mese, ma è lasciarlo libero. Perché lasciare libero l’altro è segno di fiducia per il ragazzo e per lei stessa e il fidarsi la rende degna di essere amata. Così durante una prova o un esame, sarà lo studente più flessibile a saper rispondere meglio alle domande. Gli studenti stressati e stressanti di solito non possono prender buoni voti.
Vediamo allora che la teoria di Darwin è racchiusa nei limiti della scienza, ma l’insegnamento di Cristo è sapienza di vita materiale e spirituale. Gesù stesso ha fatto dell’umiltà il suo stile di vita. Egli infatti vive nell’umiltà della croce il paradosso di donare la vita attraverso la morte, la resurrezione attraverso la sepoltura. L’umiltà di Maria rese possibile l’impossibile di ciò che le veniva annunciato: l’Incarnazione di Dio. E fu la sua umiltà a ispirarle le parole per cantare le lodi dell’Altissimo nel Magnificat.
Nelle filosofie orientali ricorre spesso la divisione dell’universo in due grandi fonti di energia: quella maschile e quella femminile. Esse convivono all’interno di ogni essere completandosi a vicenda, Quando però l’equilibrio si altera lavorando troppo, caricandosi di impegni ed attività, viene a mancare quell’energia femminile che ci fa godere del riposo, dei rapporti familiari, del tempo libero e subentra la stanchezza, il logorio, lo stress. E’ giunto allora il momento di risvegliare quell’energia femminile rallentando il ritmo del lavoro, dedicando più tempo alla famiglia, al cucinare, al mangiare, a godere la compagnia di amici, alla lettura, ecc.
Qualche settimana fa ero in una campagna delle Marche, ospite di un caro amico. Qui ho incontrato i suoi nipoti Thomas ed Emanuele che stavano giocando con i nonni in un campo. Per caso ho chiesto loro cosa pensavano di fare da grandi, all’unisono hanno risposto “Io.. Io … voglio diventare agricoltore!”. Avevano ragione, anche io infatti ho potuto godere molto il silenzio e la bellezza della campagna. Ogni tanto quando vedo la collina di Macerata, mi chiedo se non sia meglio rimanere qui piuttosto che tornare a Roma. Una piccola ed umile città è di certo più gradevole e vivibile di una metropoli. Ecco, anche in questo caso, la grande forza dell’umiltà!
«Tutte le creature portano lo yin (阴 energia femminile) sulle spalle e lo yang (阳 energia maschile) tra le braccia» (Lao zi). Sta a noi, vivendo in umiltà e saggezza, non sprecare questa meravigliosa armonia.
Sophia Lilin Wu
Fot. Priscilla Du Preez/Unsplash.com