Personalmente, mi è piaciuto molto il racconto dell’Evangelista Giovanni sulla festa di Cana di Galilea, da quando facevo la mia tesi di dottorato di ricerca su Thomas Merton. Il migliore amico cinese di Merton, John Wu (吴经熊) diceva che dobbiamo trasformare sempre l’acqua della vita in vino, cioè dobbiamo sempre rendere conto dell’aspetto trascendentale della vita ordinaria e scoprirne la sua bellezza. Come William Blake scriveva che «Se le porte della percezione venissero pulite, ogni cosa apparirebbe all’uomo com’è: Infinita»; cioè la vita può diventare un’opera d’arte se possiamo credere all’arte di Gesù nelle nozze di Cana: quando l’acqua diventa vino.
Quando l’acqua diventa vino, anche la festa del matrimonio si trasforma come una festa del miracolo, i nuovi sposi sono soddisfatti oltre i loro desideri. Il miracolo entra nel mondo, perché il mondo celebra l’amore, perché il mondo si apre per accettare il frutto dell’amore. Per salvare il proprio figlio sotto un camion, una mamma con la propria forza ha alzato quel camion, che è un miracolo, come una risposta all’amore materno. Il 2 febbraio di 2006, la signora Anita Moorjani era ricoverata nell’ospedale, e il suo medico gli aveva detto che ormai non c’era più niente da fare per salvare la sua vita. Tuttavia, l’amore del proprio marito, della propria famiglia e degli amici, finalmente gli hanno fatto ritornare il respiro e la vita. L’amore vero e forte, è la porta del miracolo, e il miracolo succede sempre quando l’acqua diventa vino.
Karl Rahner diceva che come uomini, noi siamo lo spirito nel mondo, a significare che noi possiamo sempre cambiare il mondo. La vita quotidiana sembra una ripetizione, giorno dopo giorno, però nel libro Sei racconti di una vita irreale di Shen Fu (autore cinese nella dinastia di Qing), possiamo trovare anche tanti episodi divertimenti tra una coppia: nei cibi, nelle bevande, nel viaggio, anche quando litigano. Nel film di La vita è bella, c’è una frase di Giosuè, «questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla, come in una favola c’è dolore, e come una favola, è piena di meraviglia e di felicità». La vita può essere noiosa, se la vita è solo come l’acqua, ma la vita può diventare bella come il vino, con un sogno, una passeggiata, un abbraccio, uno scherzo, oppure un’autoironia.
Quando l’acqua diventa vino, «Non penso tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora» – Anne Frank.
Quando l’acqua diventa vino, «La mattina, quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro» – Thích Nhất Hạnh.
Sophia Lilin Wu – studentessa della Pontificia Università Gregoriana, professoressa della Università degli Studi “Gabriele d’Annuncio” Chieti-Pescara
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