Secondo Karl Rahner, «tra i nostri più abituali atti di ogni giorno c’è il camminare. Si pensi anche solo a ciò che si prova quando non possiamo più camminare, ma ne siamo impediti o paralizzati. All’improvviso, allora, si percepisce il poter camminare come una grazia e un miracolo»[1]. Nel vangelo, si vede che Gesù e i suoi discepoli sono sempre in cammino. La missione si compie nel cammino e la Chiesa, come Papa Francesco diceva, è in uscita. «In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi» (Lc 10,1).
La vita in cammino significa vivere nell’incertezza, cioè abbracciare tutte le possibilità. Magari in alcuni luoghi possiamo essere molto benvenuti, magari in altri no. Magari questo giorno c’è sufficiente cibo da mangiare e un posto buono per dormire, magari altri giorni si vive totalmente nella povertà senza aver nulla per nutrirsi e senza un posto dove riposare. Ecco, così è la vita. Quindi, la bellezza del cammino è proprio qui: godere ovunque e far festa in qualunque situazione, perché così la vita diventa pian piano ricca con varie esperienze e conoscenze.
È vero che non sia facile essere sempre felici soprattutto quando la casa rifiuta di accettarci, però Gesù insegna che «uscite sulle sue piazze dite: anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino». Quindi, basta lasciar stare e continuare a camminare. Invece, se questa casa ci accoglie, la pace scenderà su questa casa e possono anche mangiare e bere di quello che hanno.
«Noi camminiamo, noi dobbiamo cercare. La realtà vera e propria, la realtà ultima, però, certamente ci viene incontro, ci cerca, solo se noi camminiamo e le andiamo incontro»[2]. Però, ricordiamo sempre di «non piangere quando tramonta il sole, le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle» (Rabindranath Tagore).
Sophia Lilin Wu – studentessa della Pontificia Università Gregoriana, professoressa della Università degli Studi “Gabriele d’Annuncio” Chieti-Pescara.
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[1] K. Rahner, Cose d’ogni giorno, Brescia 1964, 15.
[2] K. Rahner, Cose d’ogni giorno, Brescia 1964, 18.