L’anno nuovo inizia con la solennità della Mater Dei, che mi fa ricordare la bellezza di avere la Madre di Dio camminare con noi, come in cielo, così in terra. Tutta la benedizione e la grazia sono venute con Lei, come la nascita di Gesù, che è attraverso il suo grembo. Maria, una ragazza umile e povera, silenziosamente custodiva tutte le cose che le succedono nella sua vita, meditandole nel suo cuore. La sapienza di solito viene dalla meditazione e contemplazione, quindi per chiedere la sapienza per il nuovo anno, possiamo chiedere l’opportunità della meditazione e della contemplazione. In un mondo moderno, dove tutti vogliamo “subito”, il ritirarsi diventa veramente un tempo d’oro. Siamo impegnati per tutte le cose della vita, ma l’esempio di Maria, Madre di Dio, ci rivela una via più efficace per fare tutti i doveri; cioè prima di fare, o mentre stiamo facendo, fare mezz’ora di contemplazione: basta chiudere gli occhi e mettersi a sedere in qualunque angolo santo. Il momento della preghiera è il momento del riposo e anche della risurrezione.
Questi giorni, nella terra del Portogallo, inevitabilmente bisogna camminare tanto e ti senti stanca. Tuttavia, quando mi fermo in un luogo santo, come davanti all’altare dell’apparizione della nostra Signora del Rosario di Fatima, oppure in ginocchio nella cripta della nascita di San Antonio di Lisbona e Padova, potevo sentire recuperare le energie come una cura medicinale. Sono convinta che la vita bella e piena necessita del silenzio, della preghiera, della meditazione e della contemplazione: tutto quello come Maria faceva nella sua vita.
Fatima, laddove la Madre di Dio appariva nella sua bellezza a tre bambini, Lucia, Francesco, Giacinta, prima era un angolo sconosciuto per nessuno. Tuttavia, dopo il passaggio di Maria, oggi Fatima non è soltanto un luogo santo per i pellegrinaggi, ma anche una città famosa tutto il mondo turistico. Lo stesso per Lucia, Francesco, Giacinta, i loro nomi sono anche popolari dappertutto. Sono commossa per il profumo della preghiera a Fatima, simile come in Tibet, laddove i fedeli camminando in ginocchio per arrivare nel luogo dove c’è l’apparizione della Madonna. Ciascuno porta i propri bisogni e le preghiere per chiedere la grazia hic et hoc. A Fatima, non c’è bisogno di preoccuparsi degli oggetti personali quando vai avanti per ricevere l’eucaristia, perché il luogo è già santificato completamente dalle preghiere dei pellegrinaggi. Immagino che se tutto il mondo fosse come Fatima, avremo più pace, tranquillità e gioia. Dove c’è la preghiera, dove c’è la pace; dove c’è caos, c’è la mancanza e il bisogno della preghiera. Ecco il motivo perché i messaggi dalla Mater Dei in Fatima sono una richiesta della preghiera e penitenza. Proprio grazie a questi messaggi, il Portogallo non fu colpito nella II guerra mondiale, e i Portoghesi credono che sia stata la Madonna a protegge loro dalla guerra. San Giovanni Paolo II, nella sua visita il 13 maggio 1981 della Fatima, disse che «approfittando di tale invito, desidero soprattutto rispondere al bisogno del cuore, che mi spinge a recarmi, nel primo anniversario dell’attentato alla mia persona, ai piedi della Madre di Dio a Fatima, per ringraziarla del suo intervento per la salvezza della mia vita e per il ricupero della salute»[1].
L’anno nuovo, con la speranza di poter avere sempre l’abbraccio materno di Mater Dei, piena della pace, serenità e grazia.
Sophia Lilin Wu – studentessa della Pontificia Università Gregoriana, professoressa della Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara.
[1] https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-05/papa-giovanni-paolo-ii-attentato-anniversario-fatima.html