I pensieri divini sono sempre come una grande sorpresa per gli uomini. Lo stesso, come è anche la figura Gesù nel deserto, per Satana. Con il titolo «Figlio di Dio» sembra che Gesù possa fare tutto, per esempio, come cambiare pietre in pane, oppure gettarsi giù senza ferirsi. L’aggettivo “onnipotente” sembra di poter fare qualunque cosa che si vuole, ma subito la risposta di Gesù ci fa ricordare la parola del profeta Isaia, «i miei pensieri non sono i vostri pensieri» (Is 55,8). È vero che i pensieri di Dio sono completamente diversi, per quanto riguarda il nostro modo di ragionare; perciò, la vita umana ogni tanto è come un teatro, soprattutto quando arriva l’intervento divino.
Lo stesso, come i cristiani, anche noi vogliamo che la nostra vita sia sotto protezione di Dio, quindi vogliamo miracoli. Tuttavia, Gesù disse che «questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona» (Lc 11,29). Quindi, Gesù non si presenta come un eroe, che possiamo immaginare e pensare, ma nella tentazione del deserto, l’unica cosa che lui fa è di volgere Satana alla via giusta e sicura. Ad esempio, «non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4, 4) e «non metterai alla prova il Signore Dio tuo» (Mt 4,7). Di più, una ripetizione della parola di Decalogo, «il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”» (Mt 4,10).
La via di Gesù è l’obbedienza alla fede come un perfetto ebraico. La paradossale situazione è che Gesù è il più umile di tutti; perciò, lui può essere elevato dal Padre alla cima della resurrezione. Satana cerca la via per diventare grande, ma questa via finalmente porta alla morte, senza neanche una via d’uscita. Più volte, Gesù menziona che è meglio diventare bambini per ricevere i biglietti d’ingresso del paradiso. La porta è stretta, senza abbassarsi come bambini, non diventa possibile di passare oltre (Mt 7, 13-14).
La sapienza orientale nel Taoismo, allo stesso modo indicava che la via di Tao è tornare allo status puro, innocente come bambini. Similarmente, il Taoismo insegnava anche alla gente di saper accettare il senso paradossale. Ad esempio, Laozi disse che la più grande voce è il silenzio (大音希声), la più grande forma è senza forma (大象无形). Quindi, l’uomo più saggio sembra il più stolto (大智若愚), il cuore più sapienziale è il non rivelarsi (大巧若拙), la discussione più intelligente è senza parola (大辩若讷).
Nel deserto, nella tentazione, Gesù sembra essere lento nell’agire, ma la sua lentezza è la sua sapienza. La risposta di Gesù porta la luce e la vita al deserto – luogo più duro ed impossibile –, questo anche come una profezia che, dopo la risurrezione, Gesù chiama i discepoli: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura» (Mc 16:15).
Sophia Lilin Wu – studentessa della Pontificia Università Gregoriana, professoressa della Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara.