Nella giornata di Cafàrnao, entrando di sabato nella sinagoga, Gesù iniziava ad insegnare. Subito, le genti e coloro che ascoltavano il suo insegnamento, erano colpiti da quello che lui diceva. Perché gli insegnamenti di Gesù sono diversi da quelli degli scribi: «egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità» (Mc 1, 23). L’autorità di Gesù indica una potenza divina, ossia la potenza che può comandare il vento e il mare, guarire le malattie e perdonare i peccati dell’uomo, ecc. Allora, nel Vangelo di oggi, si vede anche che quest’autorità si manifesta pure come cacciare via lo spirito impuro. Nella filosofia del linguaggio, sappiamo che il linguaggio ha la funzione di agire. Ad esempio, quando diciamo una parola “chiudi la finestra”, vogliamo che questa parola si realizzi come il Verbum caro factum. Tuttavia, come persone umane, il nostro linguaggio non sempre è efficace. Quando vogliamo che gli altri chiudano la finestra, perché sentiamo freddo, ma loro magari non vogliono oppure non ascoltano. Alla fine, la nostra parola non ha effetto. Altro esempio, facciamo una promessa di andare la Messa di mattina verso le 7, il giorno prima, ma capita che il nostro corpo ha ancora bisogno di riposare in questo orario, ed anche in questo caso, il linguaggio è senza efficacia. Pertanto, si vede evidentemente cosa vuol dire l’autorità di Gesù – “così della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata” (Isaia 55,11).
Quando Gesù disse, «Taci! Esci da lui!», lo spirito impuro non poteva far nulla, soltanto uscire dalla persona soffrendo, benché con un forte grido. Davanti al superiore, il servo può lamentarsi, ma non può disobbedire, perché l’unico modo per sopravvivere è l’obbedienza. Perciò, non c’è bisogno di avere la paura anche verso lo spirito impuro. Gesù è più grande di lui e Gesù è superiore di lui e può comandarlo.
Da questo episodio, si evidenza di più la piena divinità di Gesù. Lui è veramente il Dio dell’universo e il Signore del Cielo, e tutte le creature sono veramente sotto di Lui. Conseguentemente, il modo più efficace di risolvere qualsiasi problema è pregare Gesù, e chiedere il Suo aiuto, perché Lui non è come gli scribi, e in tutto quello che dice e in tutto quello che fa, ha l’autorità.
Come i cristiani, magari anche noi ogni tanto per curiosità, cerchiamo nelle altre vie della spiritualità, soprattutto quando vediamo la testimonianza sia dal Buddismo, dal Taoismo, dall’Induismo, ecc. Però, se torniamo alla fonte – il vangelo, si vede che abbiamo già il Salvatore – Figlio di Dio che incarnato. Quindi, la dimensione mistica non manca mai della nostra tradizione fin dall’inizio.
Dunque, «camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l’avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell’azione di grazie. Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo» (Col 2, 6-8).
Sophia Lilin Wu – dottorando di Pontificià Università Gregoriana.