Maria nella fede della Chiesa
Nei giorni 23-24 ottobre 2012 a Ludźmierz e Nowy Targ si è svolto il simposio accademico in occasione del prossimo 50° anniversario dell’incoronazione della statua della Madonna di Ludźmierz (15 agosto 1963). Il simposio intitolato “Maria nella fede della Chiesa e nella vita del popolo” è stato organizzato dal santuario della Regina del Podhale di Ludźmierz e dalla Scuola superiore statale professionale del Podhale di Nowy Targ (PPWSZ) con la collaborazione dell’Università Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovia (UPJPII) e del Centro di Documentazione e Studio del Pontificato Giovanni Paolo II di Roma.
L’apertura solenne si è tenuta nella casa dell’Associazione degli abitanti del Podhale a Ludźmierz. Il primo giorno sono state presentate nove relazioni: l’arcivescovo W. Depo, metropolita di Częstochowa, ha parlato del significato religioso e storico dell’incoronazione solenne, mentre il professor padre Z. Kijas OFMConv. del Vaticano ha parlato della sua dimensione morale ed esistenziale. Il dottor, padre G. Bartosik OFMConv. dell’Università “Cardinale Stefan Wyszyński” di Varsavia, ha fatto notare il contesto del Concilio Vaticano II, il dottor don A. Dobrzyński di Roma ha sottolineato il messaggio sociale contenuto nelle prediche pronunciate durante l’incoronazione dal Primate del Millennio Stefan Wyszyński e dal vescovo K. Wojtyła. Il dottor don Kazimierz Pek dell’Università Cattolica di Lublino ha sottolineato il legame tra l’incoronazione della statua miracolosa e l’Atto millenario di affidamento della Polonia alla Madre di Dio, evidenziando l’attualità della teologia dell’affidamento a Maria sviluppata dal beato Giovanni Paolo II. Il dottor Franciszek Mróz (PPWSZ) ha parlato del ruolo del santuario della Regina del Podhale nella rete dei centri di pellegrinaggio in Polonia e nel mondo. La dottoressa suor Urszula Ściurka di Zakopane ha sottolineato il ruolo del culto della Regina del Podhale nella vita religiosa delle famiglie. Il professor don J. Machniak (UPJPII) ha fatto notare le varie forme di devozione mariana delle quali è piena la vita del santuario. Il tema della metafora sacrale nell’architettura sull’esempio del santuario di Ludźmierz è stato presentato dalla dottoressa A. Fudali e dalla dottoressa A. Bentkowska-Mitana, che insegnano architettura all’università di Nowy Targ.
Il secondo giorno, il simposio si è tenuto nell’aula della Scuola superiore statale professionale del Podhale a Nowy Targ. Anche qui sono state presentate nove relazioni. Il dottor P. Sadowski (PPWSZ) ha ricordato la storia del santuario e del paesino di Ludźmierz. Il maggiore A. Surmacz e il capitano J. Jastrzębski di Rzeszów hanno presentato il tema del culto della Madonna di Ludźmierz tra i soldati della 21a Brigata dei Tiratori del Podhale (Alpini). Il prof. Karol Olejnik dell’Università “Adam Mickiewicz” di Poznań ha parlato della tradizione polacca di collocare gli emblemi mariani sugli stendardi, sulle gorgiere e sull’armamento militare. La dottoressa S. Trebunia-Staszel dell’Università Jagellonica di Cracovia ha evidenziato il ruolo della venerazione dei montanari per la Madonna di Ludźmierz sull’esempio della storia dell’Associazione degli abitanti del Podhale. La dottoressa Anna Mlekodaj (PPWSZ) ha parlato delle rappresentazioni della Regina del Podhale presenti nella poesia religiosa mentre la dottoressa U. Janicka-Krzywda dell’Università Jagellonica di Cracovia ha intrapreso tale argomento facendo riferimento alle leggende del Podhale. Il dottor padre T. Praśkiewicz dell’Università Cattolica di Lublino ha proposto una relazione sul culto della Madonna di Ludźmierz negli Stati Uniti e in Canada tra gli emigrati polacchi. Il professor don A. Baczyński (UPJPII), intraprendendo il tema del culto della Madonna di Ludźmierz nella cultura mediatica ha fatto notare che, nella realizzazione dei film riguardanti il Santuario, si dà particolare risalto alle testimonianza di fede, radicate nella tradizione e nella quotidianità della gente del luogo, e ai valori naturali di Ludźmierz e dei suoi dintorni. Monsignor G. Ryś di Cracovia ha parlato del dialogo tra la fede e la cultura, sottolineando che deve avere il suo inizio in ogni uomo e che il santuario della Regina del Podhale svolge un ruolo importante nella nuova evangelizzazione.
Il simposio era suddiviso in sei sessioni dirette, nell’ordine, dal professor S. Hodorowicz (PPWSZ), dal dottor don S. Drzyżdżyk (UPJPII), da monsignor J. Szkodoń (Cracovia), dalla dottoressa A. Mlekodaj (PPWSZ), dal dottor M. Fryźlewicz (sindaco di Nowy Targ) e da don M. Wanat (Nowy Targ). Dopo ciascuna delle sessioni i partecipanti hanno rivolto ai relatori delle domande e hanno condiviso le proprie riflessioni. Ha vigilato sull’andamento efficiente del simposio il prelato don T. Juchas, rettore del santuario della Regina del Podhale. Al termine ha sottolineato che il simposio ha rappresentato una nuova forma di riflessione sulla religiosità del Podhale, un tentativo per riepilogare i cinquant’anni che sono passati dalla memorabile incoronazione infine uno sguardo al futuro nella prospettiva della nuova evangelizzazione.
In conclusione egli ha rivolto un caloroso ringraziamento ai partecipanti e a tutti coloro che, con lui, avevano contribuito alla realizzazione del simposio e tutte le persone che hanno contribuito a prepararlo e che vi hanno partecipato.